Nell’entusiasmante universo della stampa 3D, i dettagli contano. Oltre alle precedenti discussioni sulla meccanica dei materiali, l’impennata di interesse nella resistenza all’impatto è tangibile.
Se mi chiedeste di spiegarla in termini semplici, immaginatevi come un materiale può resistere a urti improvvisi, come un calciatore resisterebbe a una brusca entrata in campo.
Ora, per gli esperti tra noi, la resistenza all’impatto esprime la quantità di energia, misurata in J/m, che un campione di materiale può assorbire, sia deformandosi che rompendosi. Più alto è questo valore, migliore è la resistenza del materiale agli urti.
Se siete alla ricerca di materiali con un’elevata resistenza agli urti per i vostri progetti di stampa 3D, ecco una classifica da prendere in considerazione (secondo ASTM D4812, senza intaglio):
1- Victrex AM 200 (PAEK): 3830 J/m
2- Nylon12 (PA12): 1800 J/m
3- Antero 800NA (PEKK): 1730 J/m
4- Polycarbonate (PC): 761 J/m
5- ULTEM 9085 (PEI+PC): 650 J/m
6- PA12CF (PA12+35%CF): 346 J/m
7- ABS: 291 J/m
8- ASA: 285 J/m
9- Addigy® (PA6/66-GF20): 279 J/m
10- ULTEM 1010 (PEI): 260 J/m
Una curiosità: avete notato come i primi tre materiali in classifica siano semicristallini?
Questo non è certamente un dettaglio casuale. Esplorare le proprietà dei materiali è sempre un viaggio affascinante, e vi invitiamo a rimanere connessi con noi attraverso i nostri canali social per ulteriori scoperte e approfondimenti.